La casa delle voci (Donato Carrisi)

La casa delle voci (Donato Carrisi)


  • Titolo: La casa delle voci
  • Autore: Donato Carrisi
  • Genere: Thriller
  • Anno: 2019
  • Prezzo: 5,50€

Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un’adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l’assassina è proprio lei.

Come avete letto dal titolo dell’articolo, oggi, sono qua per parlavi di un autore Italiano che ho scoperto due anni fa ma che, per via di impegni vari, ho approcciato definitivamente solo ora.
Donato Carrisi è uno scrittore Thriller, proveniente dalla Puglia.
Durante una sua intervista ricordo di aver trovato tanto interessante la sua ispirazione, dopo aver sentito parlare delle leggende popolari che gli raccontavano da piccolo.
La casa delle voci non si può assolutamente definire un libro breve, per tanto ho sempre pensato di dover aver tempo e spazio per poterlo leggere.
Così però non è stato, in quanto si tratta di un libro senza dubbio grande, ma con caratteri scritti mediamente grandi, riducendo così la fatica dovuta alla concentrazione.
La trama è qualcosa di sensazionale ma, come ho sempre detto io, non è L’incipit ha fare la bravura di uno scrittore, bensì la capacità di trasformare anche una trama semplice in un capolavoro.
Questo libro parte con una premessa grandissima e, per gli amanti dei thriller psicologici profondi, non posso far altro che consigliarvelo.
Non c’è un minimo punto di trama vuoto, nulla che l’autore abbia fatto per allungare il brodo.
La storia scorre lineare, con costanti situazioni che oserei quasi definire paranormali.
Non si capisce bene se il thriller di Carrisi, in questo libro, sia qualcosa di puramente realistico o astratto ma, l’amore della lettura, sta proprio anche nel viaggiare in mondi sconosciuti, che altrimenti non avremmo mai potuto visitare.
La storia è profonda, in grado di tenerci con il fiato sospeso dall’inizio fino alla fine.
Il lettore si insidierà nelle difficoltà di Gerber e di Hannah, ritrovandosi quasi ad aver paura di quei famosi Estranei che sembrano quasi avere un idendità soprannaturale, come se fossero degli esseri provenienti da un’altra dimensione.
La paura si insedierà nelle nostre menti, innescando in noi una sensazione quasi surreale, come se non stessimo leggendo la verità, come se il segreto fosse costantemente nascosto.
Per non parlare del finale del libro.. meraviglioso!
Carrisi è un autore che sicuramente va approcciato, se si ama il thriller, senza escluderlo perché si tratta di un autore Italiano.
Perché dico ciò? Perché ci ritroviamo in un paese in cui la lettura è estremamente sottovalutata.

Fatevi un regalo, comprate questo libro! (Specialmente se si tratta del primo approccio con l’autore)

Voto? 9/10

Il Ritratto di Dorian Gray (Oscar Wilde)

  • Titolo: il Ritratto di Dorian Gray
  • Editore: Newton Compton
  • Autore: Oscar Wilde
  • Genere: Filosofico/Gotico/Fantastico
  • Prima pubblicazione: 1890

TRAMA

Narra di un giovane di bell’aspetto, Dorian Gray, che arriverà a fare della sua bellezza un rito insano. Egli incomincia a rendersi conto del privilegio del suo fascino quando Basil Hallward, un pittore suo amico, gli regala un ritratto da lui dipinto, che lo riproduce nel pieno della gioventù.


RECENSIONE

È il mio primo classico in assoluto e, per me, è stata una scelta difficile.
Questo libro mi ha colpito molto per l’originalita della trama, che vede come protagonista/antagonista un quadro.
In Dorian possiamo ritrovare un giovane e nobile ragazzo, distrutto dal suo stesso ego.
Viene affrontata più volte la tematica della vecchiaia, in maniera negativa ed impossibile da evitare, tanto che lo stesso Dorian ha la costante paura di invecchiare.
in questo libro affrontiamo la crescita e il cambiamento di un personaggio che parte già con caratteristiche ben definite.
l’avidità, l’odio e la paura portano sempre a conseguenze tanto spiacevoli quanto insensibili.
attraverso le azioni di Dorian possiamo concepire la complessità della mente umana, della razionalità e dell’istinto.
Sarà il suo stesso ritratto a privare la sua vita delle cose più belle, dei sentimenti più candidi e sinceri.
Ho fatto abbastanza fatica a leggere lanorima parte del libro, troppi monologhi e troppi ragionamenti pesanti e inutili.
Avrei preferito meno punti vuoti, dispersivi e noiosi.
Per il resto posso dire che, senza dubbio, il finale mi è piaciuto assai, assieme ai piccoli colpi di scena presenti qua e la.

sicuramente non eviterò di dare il voto solo perché si tratta di un classico.

voto? 6,5/10

Viaggio nel paranormale (Giovanna Lai)

  • Titolo: Viaggio nel paranormale
  • Autrice: Giovanna Lai
  • Genere: Saggio
  • Anno: 2018
  • Prezzo: 9,00€

TRAMA

Definire il paranormale non è un compito facile poiché, a ben guardare, non è neppure tanto semplice azzardare un’equilibrata definizione di normalità.

Questo libro, con razionalità, senza nulla concedere all’enfasi e andando oltre le teorie sensazionaliste, costruisce una piccola storia del paranormale e fornisce alcune indicazioni per un sereno approccio all’argomento.


RECENSIONE

È la prima volta nella mia vita che non sono riuscito a finire un libro.
Mi spiace davvero molto perché ero partito con delle aspettative davvero buone, specialmente trattandosi di un libro dall’incipit davvero molto interessante e affine ai miei gusti personali.
Le prime trenta pagine solo abbastanza fluide e, volendo spezzare una lancia a favore a questo libro, dico che la parte relativa alle streghe mi è piaciuta molto.
Purtroppo, però, si tratta di un piccolo capitolo, quindi non un argomento trattato in maniera ben dettagliata e specifica.
“Viaggio nel paranormale” È un saggio che mi ha abbastanza deluso, specialmente per le troppe informazioni confusionali e, inoltre, per le continue statistiche/nomi scritti quasi ogni tre per due.
Sono consapevole del fatto che, per poter recensire un libro appieno, c’è bisogno di leggerlo tutto.
Io, oggi, sono qua per recensire solo ciò che ho letto.
All’interno di questo saggio si possono trovare delle spiegazioni religiose e scientifiche a fenomeni paranormali comuni.
Una cosa che non ho affatto apprezzato è il cotinuo tirarla per le lunghe, senza arrivare ad un punto o una conclusione, come se l’autrice divagasse completamente.
Quando si legge un libro, ci si aspetta sempre che esso ci regali qualcosa.
Che siano emozioni, sensazioni, informazioni o curiosità.
Questo libro, oltre al capitolo dedicato alle streghe, non mi ha suscitato assolutamente nulla.
Recensire un libro vuol dire avere il peso e la responsabilità di essere sinceri al 100%, dare una valutazione postiva solo per fare un piacere non rientra per niente nel mio modo di pensare.
Per cui, a questo libro, assegno un 5/10 confidando nel potenziale dell’autrice che, nonostante tutto, ha utilizzato un ottimo lessico.

La Tomba (H.P Lovecraft)

  • Titolo: La Tomba
  • Autore: H.P Lovecraft (D.D Bastian & Nino Cammarata)
  • Genere: Horror
  • Editore: Edizioni NPE
  • Prezzo: 16,06€

TRAMA

L’introverso Jervas trascorre la sua infanzia nella solitudine, trovando sollievo in antiche letture e solitarie escursioni nei campi e nei boschi che circondano le proprietà della sua ricca famiglia. Un giorno s’imbatte in una tomba di granito appartenente agli Hyde, una famiglia decaduta e dal passato oscuro di cui egli pare sia l’ultimo lontano discendente.
Jervas comincerà così a frequentare spesso quel luogo, che diventerà per lui una vera e propria ossessione.

Gli arcani e oscuri segreti di quell’antico lignaggio cominceranno a segnarne per sempre la personalità, così come l’innato terrore del fuoco e dei temporali che svilupperà sarà preludio di una angosciante scoperta, che lo abbandonerà in un oblio di paranoie e visioni di morte.


RECENSIONE

Seconda collaborazione con edizioni NPE e non posso essere più contento di
così!
Parto dal presupposto che, a casa, ho ancora in libreria sia “il Necronomicon”
che “I Racconti di Cthulu”.
Mattonazzi che non sono ancora riuscito a leggere, dal momento che ho varie collaborazioni e letture in corso.
Quando sul loro sito ho intravisto questa stupenda Graphic Novel, inerente a Lovecraft, ho subito approfittato per richiederne una copia digitale e così portarvi una recensione ben accurata.
Si tratta di una storia molto semplice, dai lineamenti molto macabri e quasi onirici.
Tutto ruota attorno alla vita di questo ragazzo, annoiato dal mondo che lo circonda nonostante sorpreso e colpito dall’infinità di mistero e bellezza che ne fa comunque parte.
Ho dovuto rileggere il fumetto due volte per capirlo appieno, forse perché alcuni particolari vengono tralasciati o confusi, colpa anche del magnifico stile di disegno a parer mio.
Ho apprezzato molto tutti gli sketch che rimandano ai miti di Lovecraft, Cthulu in primis, anche se all’interno della storia sono presenti un paio di figure inquietanti, forse più astratte di quel che si pensi.
L’autore di questo piccola perla ha inserito una prefazione tanto interessante e riassuntiva, così da preparare il lettore a quelli che sono effettivamente gli ideali Lovecraftiani.
In questa brevissima Graphic Novel, lunga appena 70 pagine, possiamo trovare una figura quasi astratta, ricorrente in ogni singolo punto della trama, che sembra distrarre il lettore verso un fine più oscuro rispetto a quello che in realtà ci viene mostrato.
Non c’è nulla di bizzarro al di fuori di ciò che circonda il protagonista che, appunto, sembra vivere su un universo a parte.
Descrive creature, immagina cose e compie azioni che viste dall’esterno sembrano essere quasi inesistenti, come se alla fine fosse tutto frutto della sua immaginazione, in grado di creare pensieri surreali e lontani che però, dal suo punto di vista, sono completamente tangibili e reali.
Non ho dato un voto più alto per via forse della troppa semplicità che lega il filo della trama, mi aspettavo qualcosa di più sia dal punto di vista argomentativo che dal punto di vista visivo, nonostante i disegni mi siano piaciuti proprio tanto.
Consiglio in ogni caso questo piccolo fumetto, specialmente a chi conosce ed ama l’autore!

Voto? 7,5/10

Coraline (Neil Gaiman)

  • Titolo: Coraline
  • Autore: Neil Gaiman
  • Editore: NPE
  • Genere: Fantasy/Gotico
  • Prezzo: 11,40€ (In sconto!)

TRAMA

Coraline è una bambina annoiata e trascurata dai suoi genitori, che si è da poco trasferita con loro nell’Oregon dal Michigan. Nell’esplorare la nuova casa vittoriana, la piccola protagonista scopre una porta segreta, grazie alla quale entra in un mondo parallelo che, inizialmente, le appare fantastico, ma si rivelerà molto pericoloso e malvagio.


RECENSIONE

Sono così contento di potervi portare questa recensione che neanche immaginate l’amore che provo per il personaggio di Coraline.
Guardai il film quando ero piccolo, circa a undici anni e, una volta finito, lo riguardai un’altra volta.
Comprai poi l’edizione 3D con gli occhialini colorati, inutile dire che l’unica scena tridimensionale era una di quelle iniziali dove, tra i crediti iniziali, c’è un pezzo che mostra un ago uscire da un buco di un bottone.
Voglio ringraziare anticipatamente di cuore Edizioni NPE, per avermi mandato una copia digitale del fumetto.
Ho iniziato e finito la lettura in una sola notte, emozionandomi ad ogni scena e ricordo collegato.
Addentrarmi per l’ennesima volta, nella storia di Coraline, è stato davvero bello e particolare, ritrovando un personaggio ideato e disegnato con caratteristiche completamente diverse da quello del film.
Il personaggio di Coraline si presenta, inizialmente, come una ragazzina insoddisfatta dei suoi genitori.
Il Padre forse, troppo distante e strambo in cucina.
Mentre le madre, forse un po’ troppo fiscale e precisa su tempistiche ed orari.
Tutta la magia inizia da una porta, una porta inspiegabilmente murata, da cui partirà tutta l’avventura, verso un modo parallelo ed estraneo, dove tutto sembra essere garantito e sicuro, dove ogni desiderio viene esaudito.
Una madre, una seconda e malefica madre, è pronta a dare a Coraline ciò che desidera, strappandola dalla sua vita quotidiana, solamente con il fine di volerle attaccare dei bottoni attraverso gli occhi, proprio come ogni persona in quel mondo parallelo.
Ho amato moltissimo alcuni frammenti di storia non presenti nel film, specialmente il pezzo dedicato ai bambini intrappolati nello specchio e al loro picnic.
Ho trovato interessanti e divertenti diversi personaggi, specialmente Miss Pink e Miss Forcible, importanti per la salvezza della stessa ragazzina.
Neil Gaiman è un genio a tutti gli effetti, arrivando a costruire antagonisti in grado di far sognare e angosciare chiunque, pur essendo una storia anche indirizzata ad un pubblico più piccolo.
Coraline è una guerriera, una ragazzina piena di coraggio disposto a far di tutto pur di riavere indietro i suoi veri genitori.
La Matrigna è disegnata molto bene, specialmente i particolari più strambi e sinistri (mani, denti, capelli) Insomma, un immagine davvero raccapricciante agli occhi di chiunque.
Mi è piaciuto anche il finale, diverso da quello del film, dove Coraline si ritrova a lottare con la mano della sua matrigna, attraverso un piano astuto ben ideato.
E poi si può ritrovare il famosissimo gatto nero, personaggio che assume un ruolo fin troppo importante, nella vita di Coraline, ma anche piacevole nel pensiero del lettore.
Grazie davvero ad Edizioni NPE per avermi mandato questo piccolo gioiellino, mi avete riportato indietro nel tempo, facendomi riassaporare l’essenza della mia infanzia, in ogni suo minimo particolare.
Fumetto che consiglio caldamente con tutto il cuore! Sia a chi conosce il film che a chi non lo conosce affatto.
Voto? 8.5/10

“Non voglio vivere una vita dove tutto mi viene servito e riverito, dove posso avere tutto quello che chiedo.
Che soddisfazione avrei nel ricevere tutto quello che voglio senza neanche il minimo sforzo?”

L’Ascesa di Senlin (Josiah Bancroft)

  • Titolo: L’Ascesa di Senlin
  • Autore: Josiah Bancroft
  • Genere: Thriller Fantastico
  • Anno di pubblicazione: 2020 (Italia)
  • Prezzo: 22,00€

TRAMA

LA TORRE DI BABELE è la più grande meraviglia del mondo conosciuto. Grande come una montagna, l’immensa Torre ospita innumerevoli Regni Circolari, alcuni pacifici, altri bellicosi, appoggiati l’uno sull’altro come gli strati di una torta. È un mondo popolato di geni e tiranni, aeronavi e motori a vapore, animali insoliti e macchine misteriose.

Attirato dalla curiosità scientifica e dalle mirabolanti promesse di una guida turistica, Thomas Senlin, mite preside di una scuola di provincia, decide di visitarla. Anzi, gli sembra che, con i suoi lussuosi Bagni, sia proprio la meta ideale per la sua luna di miele con Marya. Solo che, appena arrivati, i due sposi si perdono tra la folla di abitanti, turisti e furfanti.

Determinato a ritrovare la moglie, Senlin inizia una lunga ricerca tra bassifondi, sale da ballo e teatri di burlesque. Dovrà sopravvivere a tradimenti, assassini, e ai lunghi cannoni di una fortezza volante. Ma se vuole riavere Marya, sopravvivere non basterà: dovrà sapersi trasformare da uomo di lettere in uomo d’azione.


RECENSIONE

Colgo l’occasione, prima di iniziare a parlarvi del libro, per ringraziare nuovamente Oscar Vault! Grazie con tutto il cuore per avermi permesso di leggere il libro in anteprima.
Non avevo mai letto un fantasy, prima di questo, proprio per questo mi sembrava l’occasione migliore per potermi addentrare in un genere nuovo e così tanto diverso da ciò che leggo di solito.
L’Ascesa di Senlin è un Thriller/Fantastico dove, al suo interno, ho potuto trovare e scoprire davvero un genere che mi è piaciuto molto.
La rappresentazione della torre di babele è un pò l’alter ego della costruzione della Divina Commeda di Dante Alighieri, anche se non ci sono effettivamente similitudini oltre alla costruzione in sè.
Il libro inizia raccontando una luna di miele che sembra iniziare con un viaggio ai limiti del paradisiaco, in un mondo dove tutto gira in modo diverso.
Sin da subito ritroviamo il protagonista buttato in un contesto inimmaginiabile, dove il sogno del viaggio di nozze inizia piano piano a svanire con la scomparsa della moglie.
Senlin, con molto coraggio e speranza, inizierà ad affrontare un viaggio pieno di sangue e dolore, scalando piano piano quella che sembra essere una torre senza fine.
In questo libro si mischiano sogni e pensieri, paure e simlitudini.
Il lettore viene sin da subito allacciato alla cintura del protagonista, arrivando quasia vivere tutti gli avvenimenti in prima persona, senza mezzi termini o giri di parole inutili.
All’interno di questo primo libro possiamo trovare davvero tanti personaggi, costruiti e caratterizzati davvero bene.
Uno dei miei preferiti, Senlin a parte, è proprio la famigerata Mano Rossa.
Un esecutore, dalla descrizione lontanamente umana e sconosciuta, con un animo assetato di morte e vendetta.
Anche se si tratta di un personaggio che, costruzione a parte, non può essere amato dai lettori, in quanto si tratta di uno degli antagonisti di questa storia.
Senlin è costantemente spinto dal pensiero della sua amata, un pensiero che porterà, un semplice preside ed insegnante di scuola, a compiere azioni e sacrifici fuori dal comune per un normale essere umano.
Questo romanzo ha un fascino completamente a sè, tanto che il lettore viene sempre attrato dall’immagine di queste enormi aeronavi che ogni volta vengono descritte con semplicità e accuratezza.
Andando controcorrente alla torre di babele stessa, Senlin inizierà a costruire e instaurare nuovi legami forti d’amicizia, laddove relazioni di questo tipo sono completamente impensabili.
La follia e il dolore regna nel cuore di ogni abitante della torre, a tal punto da portare al costante egoismo involontario, doveo ognuno sottomette l’altro per poter arrivare sempre più in alto.
L’Ascesa di Senlin è un romanzo che ho apprezzato davvero molto fino ad un certo punto di vista ma, in alcune parti, l’ho trovato forse un pochino scontato e monotono.
Dico ciò perché probabilmente è un genere nuovo per me, non perché effettivamente sia così.
Aspetterò con ansia e speranza il secondo volume in Italiano, pronto a proseguire un avventura stupenda.

Voto? 8/10

Il Corvo (James O’Barr)

  • Titolo: Il Corvo
  • Autore: James O’Barr
  • Prezzo: 16,90€
  • Genere: Gotico

RECENSIONE:

Oggi, finalmente, sono qui per parlarvi di un opera disegnata e scritta da James’O Barr (e dell’omonima pellicola che vede come protagonista, Brandon Lee, nei panni di Eric Draven)
Ho aspettato tanto questo momento, il momento in cui mi sarei fatto coraggio e, con tanta volontà, avrei rivisto uno dei miei film preferiti.
Ci terrei a fare una recensione unica, unendo il mio amore per il fumetto di James’O Barr con la pellicola diretta da Alex Proyas.
Nella storia, nei disegni e nella narrazione possiamo trovare paura, sofferenza e voglia di vendicarsi davanti al mondo, un mondo capace di distruggere la vita di una persona senza provare rimorso o compassione.
L’autore della Graphic Novel ha intriso nelle pagine il suo dolore, le sue lacrime e il suo costante rimorso per la morte della fidanzata, rimasta vittima di un incidente stradale.
Eric Draven è la rappresentazione della pena e del supplizio, del dolore e della morte.
Personaggio che si ritrova ucciso, assieme alla ragazza, durante la notte di Halloween.
Tornerà poi in vita, grazie ad un corvo, per vendicarsi e porre così fine alla sofferenza che, i loro
assassini, hanno portato all’interno della loro vita.
A Differenza del film, il fumetto, nonostante lasci spazio alla semplicità del personaggio, ha un impronta psicologia maggiore a parer mio.
Lo stesso James, tra le righe, continua a rappresentare costantemente il suo dolore per l’amore che prova nei confronti della fidanzata, oramai morta.
Amore che non ha giustizia, sentimento che giunge così puro e distrutto all’interno del ciclo della vita che porta, lo stesso personaggio, a vivere un amore che non potrà più essere rappresentato da qualcosa di fisico.
Il ricordo della sua amata rimane qualcosa di astratto seppur tangibile attraverso il dolore e la passione.
Un anima in pena che non potrà mai più vedere o toccare la sua amata.
Ho amato alla follia questa storia, in ogni suo minimo particolare emotivo, tanto che ho capito quasi fino in fondo la sofferenza che l’autore ha deciso di scrivere e disegnare all’interno delle pagine.
Un ricordo che non potrà mai essere cancellato dalla sua testa, un amore così vero e puro rimasto vittima di un incidente così improvviso e casuale.
Nel mio cuore, più precisamente in una parte del mio cuore, continuerò a portare un forte ricordo della storia che James O’Barr ha scritto ma, soprattutto, il ricordo vivido e forte della morte di Brandon Lee, attore che, come ho scritto nelle righe qua sopra, ha interpretato Eric Draven nel film.
Entrambe le storie, seppur partite dallo stesso punto, sembrano essere collegate inspiegabilmente dal filo della vita.
Dove da una parte, nel fumetto, troviamo la morte della fidanzata di James mentre, nella pellicola, troviamo e ricordiamo la morte di Brandon Lee, Eric Draven.
Sappiamo che, da una parte, è morta realmente “La Shelly” dell’autore del fumetto.
Mentre dall’altra, sempre per un incidente, troviamo la morte di Eric.
Questa storia ha una verità più profonda di quanto si possa pensare, un legame che solo il destino ha saputo far coincidere.
Basta analizzare l’opera per capire che, la sofferenza e il dolore, regnano sovrane all’interno di qualsiasi contesto sentimentale.
Perché nell’amore, soprattutto nell’amore, bisogna essere consapevoli che sarà sempre presente la sofferenza.
Non si può essere capaci di amare senza saper soffrire.
Ma, come James O’Barr ricorda:
“Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva un corvo portava la sua anima nella terra dei morti. A volte però accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose che l’anima non poteva riposare in pace. Così a volte ma solo a volte, il corvo riportava indietro l’anima perché rimettesse tutto a posto. Un palazzo viene dato alle fiamme tutto quel che ne rimane è cenere, prima pensavo che questo valesse per ogni cosa: famiglie, amici, sentimenti, ma ora so che se l’amore è vero amore niente può separare due persone fatte per stare insieme. Se le persone che amiamo ci vengono portate via perché continuino a vivere, non dobbiamo mai smettere di amarle: le case bruciano, le persone muoiono ma il vero amore è per sempre.”

Non mi sento di dare un voto, non posso farlo.
Posso solo consigliarvi di recuperare la storia, per chi non lo avesse ancora fatto.
Si tratta di una storia che continua a portare un ricordo, un ricordo che non va abbandonato.
Fatevi un favore, davvero, recuperate tutto.

Kafka sulla spiaggia (Murakami)

  • Titolo: Kafka sulla spiaggia
  • Autore: Haruki Murakami
  • Edizione: Corriere della Sera
  • Genere: Romanzo
  • Prezzo: 9,90€

TRAMA

 Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo. Il vecchio, Nakata, fugge invece dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà


RECENSIONE

Premetto che, prima di leggere questo libro, il mio romanzo preferito era “Norwegian Wood” scritto dall’omonimo autore.
Ho letto Kafka sulla spiaggia con discrete aspettative poiché, tra tutte le persone che conosco, l’opinione che gira attorno è sempre contrastante.
Sapevo sin da subito di aver davanti un romanzo quasi fantascientifico poiché, Murakami, di fantasia ne ha anche da vendere.
Cosa mi ha avvicinato a questo autore? L’immaginazione.
Ho iniziato a leggere Kafka sulla spiaggia circa tre settimane fa, con il cuore che già sapeva di star tornando nella sua casa in Giappone.
Kafka sulla spiaggia racconta la storia di queste due persone, Tamura Kafka e Nakata, che in qualche modo si ricongiungono attraverso una serie di avvenimenti e relazioni interpersonali.
Trovo che questo libro analizzi profondamente lo stato d’animo scosso dei due personaggi che, in comune, hanno vissuto delle esperienze particolarmente incisive nella loro vita quotidiana.
Murakami fa anche riferimento, tra le prime pagine, all’attentato di Hiroshima e Nagasaki facendo partire proprio da quel punto una piccola storia.
Attraverso questo libro, il lettore, scopre mille paesaggi e mille prospettive relazionali, soprattutto addentrandosi nella psicologia dei due personaggi che vivono la loro vita cercando di non dipendere da nessuno, o quasi.
Tamura Kafka, il ragazzo di quindici anni, fa entrare il lettore in una dimensione quasi onirica in una parte del libro, tanto che a volte si fa fatica a riconoscere ciò che è reale da ciò che non lo è per niente.
Credo che ognuno, questo libro, lo possa prendere in modo diverso traendone sempre insegnamenti differenti.
Io, nella vita dei due personaggi, ho trovato una seconda vita parallela, come se una sola vita non fosse abbastanza per vivere.
Murakami tratta l’amore senza confini o limiti, e ciò l’ho apprezzato davvero tantissimo.
Inoltre, attraverso la figura di Nakata, fa palesemente capire che ognuno di noi, pur condizionato dalle proprie difficoltà e incapacità, ha dei doni e delle caratteristiche singolari e uniche, che ci rendono felicemente umani.
Nakata, l’anziano più tosto di tutti, è il personaggio più bello che io abbia mai trovato in un libro.
Ben caratterizzato, nonostante la sua infinità semplicità e naturalezza.
Kafka sulla spiaggia, da quando ho letto la sua ultima pagina, è diventato il mio libro preferito.
Ricorderò questo romanzo come “Il primo romanzo che è riuscito a spezzarmi il cuore”
L’ho amato profondamente, in ogni minimo particolare, in ogni suo difetto e pregio.
Ho amato ogni singola riga di questo romanzo, anche quando tutto sembrava prendere una piega sinistra.
I due protagonisti, inoltre, parlano entrambi con qualcosa di superiore (per Nakata i gatti) mentre per Tamura continua ad aggirarsi attorno a lui la figura del “corvo”, il suo lato più razionale e diretto.
Per chi dovesse approcciare all’autore, consiglio vivamente di iniziare con Norwegian Wood, altrimenti si potrebbe avere un pensiero e un idea diversa del libro.
Credo che l’ordine sia proprio Norwegian Wood e poi Kafka sulla spiaggia.
In ogni caso è un libro che consiglio a chiunque, senza esitazione o ripensamenti.
A parer mio è un libro che proprio non può non piacere, poiché è talmente profondo da mettere in chiaro alcuni aspetti della vita che spesso si tralascia.
E poi, Murakami, fa tutto attraverso una storia tanto bella quanto scorrevole.

Kafka sulla spiaggia rimarrà sempre nel mio cuore e, da qui in avanti, porterò un ricordo innamorato di questo libro che spero, in un futuro, potrò tramandare anche a chi arriverà dopo

Voto? 10/10

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