L’Uomo vestito di nero (Stephen King & Ana Juan)

  • Titolo: L’uomo vestito di nero
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Scrittore: Stephen King – Ana Juan (Illustrazioni)
  • Prezzo:15,90
  • Genere: Horror
  • Data di pubblicazione: 2020

TRAMA

Gary è un uomo molto anziano. Sente il suo corpo sgretolarsi come un castello di sabbia lambito dalle onde; sente una fitta nebbia avvolgere i ricordi di oggi e di ieri. Eppure, un episodio del passato più lontano brilla nitido nella sua memoria, come una stella oscura nelle costellazioni dell’infanzia: il pomeriggio di mezza estate in cui, quando aveva nove anni, si addentrò nel bosco per andare a pescare al torrente e incontrò un uomo tutto vestito di nero. Uno sconosciuto dagli occhi di fuoco. I tratti di quel volto spaventoso e le parole terribili che uscirono da quella bocca, terrorizzandolo da bambino, hanno tormentato Gary per tutta la vita, come un lungo incubo. E proprio adesso sente l’urgenza di mettere nero su bianco ogni dettaglio. Nella speranza che la scrittura lo liberi da quell’ossessione. E per esorcizzare la paura di incontrarlo di nuovo, ora che si sente prossimo alla fine.


RECENSIONE

Devo essere sincero, mi mancava leggere qualcosa di King, specialmente trattandosi di un racconto illustrato che ha vinto, sin da prima di quest’edizione, vari premi.
All’uscita del libro me ne sono subito innamorato, titolo accattivante e copertina non da meno.
Ma immagino che voi vogliate sapere il vero giudizio soggettivo dell’opera e se, da amante di King, questo libro mi sia effettivamente piaciuto.
Vi rispondo sin da subito.. sì! È anche tanto, ma ora vediamo insieme il perché.
Sin dalle prime righe possiamo constatare che si tratta di una storia molto lontana, proveniente da un epoca diversa, estranea e isolata, perlomeno è ciò che propone la vita del protagonista raccontata da lui stesso sotto forma di diario.
Gary, difatti, si ritrova coinvolto emotivamente dalla morte del fratello, a causa di una presunta puntura d’ape.
L’apprensione dei genitori crea sin da subito quella tensione palpabile che ci si aspetta da un buon libro horror, catapultati in un ambientazione tipica del genere.
Una piccola casa in mezzo alla natura e, proprio davanti, un fitto bosco che nasconde dei segreti ben più lontani dalla normale vita di un essere umano.
Gary, dopo che il padre gli avrà regalato una canna da pesca, si addentrerà nel bosco promettendo ai genitori di non allontanarsi troppo e, da quel preciso istante, il lettore viene catapultato nella realtà che si aspetta.
Un racconto che mi è piaciuto moltissimo, sotto molteplici punti di vista.
La scrittura di King, in questo libro, sembra rendere credibilità alla storia, donandogli un aspetto quasi realistico, dove il lettore si ritrova più volte a chiedersi se tutto ciò sia effettivamente accaduto e, in una buona parte, la storia è tratta da una vera esperienza.
Tensione, follia, inquietudine e paura regnano sovrane in un racconto che ti entra nella testa, facendoti provare costantemente un senso di distacco dalla realtà, portandoti a leggere tutta la storia senza staccare gli occhi dal libro.
Parte integrante del libro solo le illustrazioni, disegnate e curate in maniera impeccabile da Ana Juan.
Le illustrazioni sono veramente meravigliose, a tal punto da rappresentare quasi per filo e per segno tutti i pensieri che King vuole trasmettere.
La parte più bella dei disegni sono proprio i colori, spenti e singolari, come se fossero tutti parte della stessa tavola cromatica.
Consigliatissimo a chi è in cerca di qualcosa di breve ma che sappia colpire per bene, un libro che senza dubbio rileggerei altre volte!

Voto? 9/10

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