Lo squalificato (Junji Ito)

Lo squalificato (Junji Ito)


  • Titolo: Lo Squalificato
  • Autore: Junji Ito/Osamu Dazai
  • Editore: Star Comics
  • Prezzo: 4,90€
  • Numero volumi: 3

Yozo Oba non riesce a capire le ragioni della felicità degli altri, eppure non può fare a meno di preoccuparsi dell’opinione di chi lo circonda. Ossessionato dal giudizio altrui, decide di indossare una maschera da eccentrico buffone, votando alla bizzarra pratica tutto se stesso. Questo è il racconto della sua vita, vissuta giorno dopo giorno con un latente desiderio di morire… Con questa miniserie in tre volumi, adattamento dell’omonimo romanzo di Osamu Dazai, Junji Ito ci regala una nuova storia di alienazione e di “squalifica” assolutamente da brivido. Consigliato a un pubblico adulto.

In questo periodo ho deciso di ritornare a leggere manga, dopo averli accantonati per impegni e altri tanti motivi.
Con questa recensione, voglio anticipare l’inizio di tanta nuove recensioni inerenti al mondo dei manga e degli anime, dal momento che ne ho trovati tantissimi interessanti.
Oggi sono qua per parlavi di una serie, composta da tre libri, scritta e disegnata dal maestro dell’horror Giapponese, da un grandissimo autore che consiglio con tutto il cuore a chiunque ama il genere, Junji Ito.
Lo squalificato è una serie manga che si ispira ad un romanzo horror di Osamu Dazai, che tratta sempre la stessa storia.
Questo manga racconta una storia molto difficile da prendere alla leggera e, per tanto, la sconsiglio a chiunque sia sensibile (ha turbato anche me che seguo il genere horror da tempo oramai).
La storia, attraverso vicende veramente forti e crude, racconta una storia che ti entra dentro nella testa in maniera prepotente.
La tematica principale è proprio la depressione e, vivendola in prima persona, il tutto mi ha talmente disturbato da innescarmi un senso di vuoto non indifferente.
Parto dal presupposto che non viene trattata in maniera leggere, non aspettatevi una rappresentazione semplice e sottile, perché non è affatto così
Il protagonista, difatti, si ritroverà più e più volte a tentare il suicidio, a cercare di vivere una vita in solitudine, senza accanto nessuno.
Yozo è la personificazione della disperazione, della paura di non trovare un proprio posto nel mondo.
Il bambino, che poi diverrà grande, ha sin da subito una concezione della tristezza talmente tanto profonda da quasi conviverci in maniera disperata, sfoggiando una risata e un sorriso in grado di mascherare tutto il suo vero stato d’animo.
Lo ritroveremo condurre quasi una discesa nei meandri più oscuri dell’esistenza stessa, alla ricerca di una strada quasi impercettibile, un sentiero che possa condurlo alla grande felicità che ha sempre cercato ma mai trovato.
La depressione viene disegnata durante il percorso della vita di Yozo, una malattia che non viene esternata, parlata, discussa.
E, come ben sapete, non parlare dei propri mali porta il male stesso a diventare sempre più grande, fino ad inghiottirti.
Questo manga è un capolavoro sotto quasi tutti i punti di vista: profondo, malinconico, struggente ed estremamente reale.
La storia raccontata, i disegni di Ito, mi hanno distrutto il cuore, provocandomi un senso di vuoto indescrivibile dal sapore di paura.
Perchè Yozo è la rappresentazione di tutti i mali possibili, assimilati da un unica persona ed affrontati con l’uso di Alcolici e droghe, così da poter ipoteticamente alleviare il dolore estremo che lo attanaglia da una vita.
Il protagonista rimarrà attaccato alla vita tra dolore e sfortuna, fino alla fine dei suoi giorni.

Darei 10 a questo manga, se non fosse stato per il secondo volume un po’ noioso e piatto.

Voto? 9,5/10

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